Storia

Per una cronologia del Teatro Universitario a Genova

Viene presentata qui di seguito una cronologia della storia del Teatro Universitario a Genova: dalle attività organizzate dal GUF (Gruppi Universitari Fascisti) negli anni ’40, a ilFalcone – Teatro Universitario di Genova, istituito tra il 2016 e il 2017, che si presenta oggi come una realtà fervente di attività laboratoriali, di incontri e di eventi spettacolari.

Le origini

1941
Tra il 1941 -1943 Gian Maria Guglielmino con il GUF organizza convegni a Lettere e Filosofia e con Giannino Galloni e Ivo Chiesa propugna su "Il Barco" un “teatro come umanesimo, riscoperta dell’uomo e dell’individuo” (da questa esperienza discenderanno in seguito il Teatro Sperimentale Luigi Pirandello,1944; la rivista “Sipario”, 1946; e il Teatro d'Arte della città di Genova, secondo stabile italiano dopo Milano, 1947).

Gli anni '50

1952-1953
Nel 1952 nasce il Centro Universitario Teatrale (CUT) a opera di Walter Binni (italianista) e Francesco Della Corte (latinista), con Mauro Manciotti e Vito Molinari. Vi collaborano fra gli altri Piero Nuti, Arnaldo Bagnasco, Claudio D’Amelio, Franco Famà, Paolo Villaggio, Elda Toselli, Cesare Viazzi. Si inizia a utilizzare il Teatro del Falcone: fra i progetti il recupero di testi classici e risorgimentali (Paolo Giacometti, Teobaldo Ciconi, Paolo Ferrari, Federico Garelli).
Viene messo in scena I Mecenati di Plauto, nella versione di F. Della Corte e A. Moneta, con la regia di E. Graipa.
Vengono inoltre proposte alcune letture drammatiche: G. Gigli, Don Pilone, regia di A. Moneta; J. A. Nelli, La dottoressa preziosa, regia di M. Manciotti; C. Goldoni, Gli innamorati, regia di E. Gaipa; V. Alfieri, Agamennone; Plauto, L’asinaria.

1953-1954
A partire dal 1953 la direzione del CUT è affidata a M. Manciotti, che qualche mese più tardi dirigerà Le Supplici di Eschilo. Vengono proposte due letture drammatiche: l’Ottavia di Seneca diretta da Manciotti e l’Agamennone di Vittiorio Alfieri.

1954-1955
Nel marzo 1955 subentrano nel CUT Cesare Viazzi, Mario Repetto e Giovanni Cattanei. A maggio la compagnia partecipa al III Festival del Teatro Universitario di Parma con l’Agamennone di Alfieri ripreso dalla lettura drammatica dell’anno precedente, diretto da V. Molinari, che dirigerà anche la lettura drammatica de Le Vergini di Marco Praga.

1955-1956
Il 5 settembre 1955 la Compagnia del Teatro Classico dell’Università di Genova prende parte alle Delfiadi di Saarbrüchen con I Persiani di Eschilo diretto da Sandro Bobbio.
Viene messo in scena un recital di Giorgio Albertazzi ripreso dal testo di F. Garelli Partenza dai contingenti piemontesi per la guerra d’Italia.
V. Molinari dirige due letture drammatiche: Siamo tutti fratelli di Paolo Giacometti e Troppo tardi di T. Ciconi.
Giorgio Galloni dirige la lettura drammatica Nessuno va al campo, testo di P. Ferrari.

1956-1957
Nel 1956, Cesare Viazzi viene intervistato dalla RAI come direttore del CUT e incomincia la sua carriera per l’emittente nazionale. Si pubblicano i libri: Roberto Rebora, G. Cattanei (a cura di), Teatro e Risorgimento; Leopoldo Gamberini, Modernità della musica greca nella tragedia. Si tengono i corsi “Natura dello spettacolo teatrale e mestiere dell’attore” a cura di Edmo Fenoglio; “Teatro italiano del Cinquecento”, a cura di G. Galloni; e “Lezioni sull’attore” di Nico Pepe e Arnoldo Foà.

1957-1958
Nel 1957 il CUT mette in scena due recital su testi del ‘500 con Enrico Maria Salerno e Valeria Valeri. Si tiene inoltre una lettura drammatica di Truculentus di Plauto.

1958-1959
Il 10 aprile 1959 Cesare Viazzi realizza il suo primo servizio RAI sull’Aulunaria di Plauto, con Vittorio Sirianni (poi volto noto delle emittenti locali) e la regia di V. Molinari. Il 27 luglio dello stesso anno la Compagnia del Teatro Classico dell’Università di Genova prende parte alle Delfiadi di Bristol con l’Edipo Re di Sofocle. Vengono relizzate per la stagione 1958/1959 le Letture drammatiche di Roswita di Gandersheim, Abramo-Pafnunzio-Dulcizio; G. D’Annunzio, La gioconda, regia di S. Gaggiotti; T. S. Elliott, Assassinio nella cattedrale; Menandro, Dyscolos, prima assoluta (Nervi, Teatro degli Emiliani).

1959-1960
Nella stagione 1959/1960 la direzione del CUT è affidata a A. Canevaro e Aldo Rossi. Inizia la collaborazione con il Teatro Stabile di Genova diretto da Ivo Chiesa, che ospita atti unici del CUT al termine di alcune rappresentazioni, tra questi: E. Bono, La figlia di Giairo; N. Gogol, All’uscita dal teatro dopo la rappresentazione di una commedia nuova, regia di A. Rossi (T. Duse, 17 novembre 1959, per Il revisore di N. V. Gogol); Da analfabeta a commediografo (T. Duse, 14 gennaio 1960; per La tavola dei poveri di R. Viviani).

Gli anni '60

1960-1961
Il 27 settembre 1960 la Compagnia del Teatro Classico dell’Università di Genova prende parte alle Delfiadi di Dijon con Edipo Re.
Suscitano scalpore i testi diu Visconti da Rocco e i suoi fratelli (nell’aprile del 1960 le riprese erano state bloccate dalla censura ed era ancora viva la polemica sulla censura a Il diavolo e il buon Dio).
Viene presentato lo spettacolo Hurrrrrraaah sintesi futuriste, versi e rumori in libertà, su testi di Boccioni, Buzzi, Cangiullo, Corra, Corradini, Folgore, Govoni, Majakovskji, Marinetti, Pratella e Settimelli, con la regia di Gaggiotti.
Intanto si tengono sempre atti unici e letture drammatiche allo Stabile: Immagini del Meridione, con scritti di D. Dolci, C. Levi, S. Quasimodo, R. Scotellaro, S. C. D’Amico, V. Pratolini, L. Visconti (Teatro Duse, 19 ottobre 1960 – per La grande speranza di C. M. Rietmann); Tre personaggi femminili ibseniani, scene tratte da La donna del mareIl costruttore SolnessCasa di bambola (Teatro Duse, 18 novembre 1960 – per Le colonne della società di H. Ibsen).

1961-1962
Fallisce il progetto di A. Rossi I poeti, gli eroi e gli altri, collage sulla scorta di quello futurista dell’anno precedente.
Vengono presentate alcune letture drammatiche a cura di A. Rossi: Le donne a parlamento di Aristofane , La mandragola di Nicolò Maccchiavelli e Les bâtisseurs d’empires (Il rumore) di Boris Vian.

1962-1963
Grazie a Della Corte, viene chiamato come libero docente Vito Pandolfi.
La direzione del CUT passa a Salvatore Di Meglio, allievo di Della Corte e Pier Paolo Puliafito, che inizia a collaborare con Franco Vazzoler.
A. Rossi cura diverse letture drammatiche: F. Della Corte, Incontri con Orazio; Teocrito di Eroda, I mimi (trad. E. Romagnoli); Luciano, I dialoghi (trad. O. Mosca); Plauto, Casina (trad. Paratore).

1963-1964
Pier Paolo Puliafito assume la direzione del CUT e incominciano gli scambi con i CUT di Catania e Perugia.
Rossi dirige alcune letture drammatiche: Giochi per Claudio di Seneca, Il ciclope da Euripide e Teocrito, Consiglio prematrimoniale da Giovenale e Epigrammi di Marziale.

1965-1966
Gli studenti formano un gruppo direttivo formato fra gli altri da P. P. Puliafito, Eugenio Buonaccorsi, F. Vazzoler, Gianni Lo Scalzo, Cesare Pitto, M. Repetto, Romano Ghersi; prove al Teatro del Falcone di un montaggio da Ionesco a cura di E. Buonaccorsi.
Carlo Quartucci dirige Cartoteca di Tadeusz Ròzewicz.

1966-1967
Viene prodotto Luna e Gnac, dai racconti di I. Calvino con regia di Marco Parodi.

1968-1969
Il CUT si appoggia al Teatrino di Piazza Marsala (aperto dallo Stabile due anni prima), dove inizia la collaborazione di Tonino Conte e Lele Luzzati (un riallestimento dell’Ubu inaugurerà nel 1975 il Teatro della Tosse).
Conte e Luzzati mettono in scena con il CUT Re BischeroneLa guerra di Picrocole e Gaster, testo di D. L. Batacchi riadattato da F. Rabelais (Teatrino di Piazza Marsala 14 gennaio – 1 febbraio 1969), e l’Ubu re di A. Jarry (Teatrino di Piazza Marsala 11-18 febbraio 1969).

Gli anni ’70. La rinascita del CUT

1973-1974
L’insegnamento di Storia del teatro passa da Vito Pandolfi a Eugenio Buonaccorsi.

1974-1975
Rinasce il CUT con Patrizia Monaco, Davide Giannotti, Bruno Lanata, Paola Palmeri e Marco Salotti. Tra i registi: Domenico Minniti e Renzo Trotta.
Roberto Tomaello inizia a fare spettacoli al Falcone.

1976-1977
Viene realizzato un laboratorio con il Living Theatre.

1978-1979
Si rinnova un rapporto organico con lo Stabile, per La donna serpente, regia di E. Marcucci.

1979-1980
Il CUT realizza seminari con Jerzy Grotowski e Carlo Quartucci.
Viene prodotto lo spettacolo La bottega del pane di Bertolt Brecht con F. Famà.

Gli anni ’80. L’epoca del Teatro dell’Ateneo

1981-1982
Il CUT prende il nome di Teatro dell’Ateneo di Genova; fra i fondatori e principale animatore Roberto Tomaello.
Vengono presentate Le supplici di Eschilo.

1982-1983
F. Famà dirige all’Oratorio di San Filippo Magia Rossa di Michel de Ghederode.

1983-1984
In collaborazione con l’università, il Teatro dell’Ateneo organizza il convegno “La trasgressione surrealista”, all’interno del quale presenta lo spettacolo Victor o i bambini al potere di Roger Vitrac.

1984-1985
Il Teatro dell’Ateneo mette in scena Eclisse totale di Christopher Hampton.

1985-1986
Il Rettore diventa presidente onorario del Teatro dell’Ateneo. I risultati dei laboratori universitari cominciano a venire proposti alle scuole superiori.
Viene messo in scena Prometeo in catene di Eschilo.

1986-1987
Viene messo in scena Romeo e Giulietta di Shakespeare.

1987-1988
Il Teatro dell’Ateneo organizza il convegno “Scrivere per il teatro” e presenta La soluzione chimica di Giampiero Orselli.

1988-1989
Viene messa in scena la Didone Abbandonata dal testo di Pietro Metastasio.

1989-1990
Viene prodotto Aiace, testo di Jannis Ritsos.

Gli anni ’90. Internazionalizzazione e tournée all’estero

1990-1991
Viene proposto lo spettacolo Maitinn_a, dal testo di Plinio Guidoni.

1991-1992
Mentre l’Università introduce un secondo insegnamento di teatro, il Teatro dell’Ateneo mette in scena Dialoghi delle Carmelitane di Georges Bernanos.

1992-1993
Viene istituito l’insegnamento di Storia e Critica del Cinema. Intanto viene presentato L’ammiraglio dell’oceano e delle anime di Pier Maria Rosso di San Secondo.

1993-1994
Il Teatro dell’Ateneo mette in scena il testo di Alessandro Innocenti L’orlo della mia veste.

1994-1995
La compagnia, diventata Teatro Ateneo, è cofondatore della I.U.T.A. (International University Theatre Association) e del T.A.U. (Teatri Associati Universitari), prende progressivamente un profilo sempre più autonomo e ottiene finanziamenti ministeriali. Roberto Tomaello è il responsabile artistico. Iniziano frequenti tournée all’estero: Liegi, Valleyfield, Besançon, Edimburgo, Puebla, Cracovia, Coimbra, Dakar.
Lo spettacolo che viene prodotto è La volpe di David Herbert Lawrence.

1995-2000
In questi anni vengono presentati diversi spettacoli: Calimachus di Roswita von Gandersheim, Ho sentito cantare un angelo di Mario Dentone, La Lena di Ludovico Ariosto, Il magazzino di Plinio Guidoni e l’Opera in prospettiva ripresa a partire dal testo di Nicola Ghiglione.

Anni 2000. Il DAMS a Imperia

2000-2001
Si apre a Imperia il DAMS; sarà accompagnato dal corso magistrale in Scienze dello Spettacolo. Lo spettacolo prodotto quest’anno è Assassinio nella cattedrale di Thomas Stearns Eliot.

2001-2005
In 4 anni, 4 produzioni: Monsieur Proust di Mario Dentone (2002), Agiografia per Santa Caterina di Gianni Poli (2003), Onore di Pianti di Adriano Sansa (2004) e A storia da Modonna da Guardia di P. Alessandro Monti (2005).

2005-2006
Si introduce un terzo docente di teatro, e il Teatro Universitario mette in scena Una notte da Papa di Mario Dentone.

2006-2007
Si introduce un quarto docente di teatro. Intanto viene messo in scena Dei sepolcri di Ugo Foscolo.

2007-2009
Nel corso di questo biennio si assiste a due produzioni: Una prigione di vetro di Mario Dentone (2008) e Un uomo da raccontare (2009), riadattato dal testo di Katherine Mansfield.

2009-2010
Viene realizzata la prima edizione dell’IDfest (Imperia DAMS Festival), che continuerà per otto edizioni. Intanto viene messo in scena Italy di Giovanni Pascoli.

2010-2017: Dal DAMS a ilFalcone

2010-2011
Al Polo Universitario Imperiese chiude Scienze dello Spettacolo.
Viene prodotto lo spettacolo I giorni dell’Assenza di Bruno Cicchetti.

2011-2012
Il Polo Universitario Imperiese e l’Università di Genova istituiscono il master di I livello T.E.C. (Territorio, Eveneti e Cultura), con sede a Imperia.
Vengono messe in scena le Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar.

2012-2013
A Imperia prende vita il corso magistrale PROTAVAS, in collaborazione con l’Università di Nice Antipolis.

2014-2015
Mentre a Imperia il PROTAVAS viene chiuso, a Genova vengono istituiti il corso triennale in Lettere con curriculum Spettacolo e il corso magistrale in Letterature Moderne e Spettacolo. Intanto viene realizzato un collage da Shakespeare dal titolo Burattini dell’amore.

2015-2017
Si assiste alla rappresentazione della Bariona, dal testo di Jean Paul Sartre.
Nel 2016 chiude il DAMS di Imperia e nel 2017 si assiste all’ottava e ultima edizione dell’IDfest.
Viene presentato lo spettacolo La signora del tango di Bruno Cicchetti.
Nel settembre 2016 alla Lanterna di Genova viene presentato da Roberto Cuppone e Christian Zecca il progetto per un nuovo teatro universitario.

Dal 2017 a oggi: ilFalcone – Teatro Universitario di Genova

2017-2018
Il 6 novembre 2017 si costituisce un centro interdipartimentale che agirà con il nome de ilFalcone – Teatro Universitario di Genova.
Vengono organizzati i primi incontri con Pino Petruzzelli, Paolo Puppa.
ilFalcione partecipa al meeting Per-formare il sociale, con gli operatori liguri di Teatro dell’Ortica, Teatro Necessario, Suq Festival e Teatro, Teatro 21, Beato Ragno.
Tra le attività:
Daniela Ginevro, Respire, mise en voix a cura di Christian Zecca (T. della Tosse, 20 marzo);
Il trionfo della tavola, reading, regia di A. Zinno (Palazzo Spinola, 18 aprile);
The Tempest da W. Shakespeare, mise en espace, regia di A. Zinno (Palazzo Balbi, 19 aprile).

2018-2019
Viene istituito il Laboratorio iF, laboratorio teatrale permanente condotto da Christian Zecca (Teatro Carlo Felice, 23 novembre 2018 – 10 maggio 2019).
Vengono organizzati diversi incontri con teatranti, esperti del settore e addetti ai lavori: Lineu Gabriel Guaraldo, Enrico Bonavera, Joice Aglae Brondani, Eugenio Barba, Mauro Pirovano, Eleonora D’Urso.
ilFalcone collabora con il MBA (Museo Biblioteca dell’Attore) per l’organizzazione di tavole rotonde: “Vieni avanti, cretino!” I Fratelli De Rege e l’invenzione del comico, con Giorgio Gallione e Franco Canevesio (4 aprile); Rappresentare/guarire, tavola rotonda sul teatro-che-cura a Genova, a cura di Ester Fuoco, con Livia Cavaglieri, Vito Minoia, Mirco Bonomi, Anna Solaro, Carla Peirolero, Alberto Lasso Montesinos, Sandro Baldacci, Mirella Cannata, Fabrizio Gambineri, Paolo Scorzoni, Sara Moretti, Luca Donatiello, Gabriele Vacis (17 aprile).
Viene realizzato “Stare”, laboratorio condotto da G. Vacis, in collaborazione con Istituto di Pratiche Teatrali per Cura della Persona, Compagnia Piccolo Canto, Teatro Nazionale di Genova, Fondazione Emanuele Brignole (Albergo dei Poveri, ottobre 2018 – 25 maggio 2019).
Roberto Cuppone conduce un laboratorio di drammaturgia per uno spettacolo su Scipione Cicala, scrittura di P. Petruzzelli, consulenza di Luca Lobasso (novembre 2018 – maggio 2019).
Tra le attività:
Francia: l’immaginazione al potere, lettura drammatizzata di testi di J.-P. Sartre e D. Cohn-Bendit, a cura di A. Zinno (Giardini Luzzati 14 novembre);
Jerzy Grotowski, Il Nuovo Testamento del teatro; Eugenio Barba, Elogio dell’incendio, reading (Palazzo Balbi, 29 gennaio 2019);
La crociata dei bambini, da Marcel Schwob, progetto e conduzione di G. Vacis, con Roberto Tarasco e Carlo Cusanno, Chiara Gistri, Giuseppe Saccotelli; e con Compagnia Piccolo Canto (Albergo dei Poveri, 25 maggio);
Like french falconers, mise en espace della scena dei comici in Hamlet, regia di A. Zinno (Palazzo Balbi, 29 maggio 2019)
Tra religione e democrazia, lettura drammatizzata da G. Govi e F. De André, coordinamento di R. Tomaello (Cimitero Monumentale di Staglieno, 28 giugno 2019).
Il Teatro Ateneo intanto produce La rocca, da Thomas Stearns Eliot (2018).

2019-2020
ilFalcone partecipa a Il lato oscuro di Nane Oca, laboratorio condotto da Giuliano Scabia (Vicenza, Spazio Kitchen, 4-8 novembre).
Viene istituito il Laboratorio iF, laboratorio teatrale permanente, ideazione e conduzione di Angela Zinno; in presenza sino alla sospensione Covid19; a distanza dall’11 marzo 2020; con i progetti #minutocreativo, “videomessaggi dal confinamento”; MiMancaIlTeatro, video su testo di Tommaso Chimenti; Caro Teatro, ti ricordi di me…?workshop e produzione collettiva di un testo (Fondazione Auxilium 27 novembre 2018 – 17 giugno 2019).
Impertanti personalità del teatro italiano e internazionale partecipano a Incontri coi Maestri, ciclo di conferenze organizzato da ilFalcone: Gianfranco Berardi, Gabriella Calzolari, Pino Petruzzelli, Paolo Puppa, V. Marenco, Mauro Pirovano, Roberta Carreri.
Tra le attività:
Commedia della fine del mondomise en espace da Giuliano Scabia a cura di A. Zinno (Palazzo Balbi, 20 settembre);
Commedia Olimpica, drammaturgia inedita e regia di G. Scabia (prima assoluta; Teatro Olimpico di Vicenza, 8 novembre);
Cinque giorni al porto, reading dal testo di Vico Faggi e Luigi Squarzina, a cura di A. Zinno e N. Santella (foyer del Teatro Nazionale, 21 gennaio)
Annegato / rinnegato, prove (sospese) dello spettacolo con testi di P. Petruzzelli, creazioni e direzione musicale di V. Marenco; scenografia di Paola Ratto (Teatro delle Tosse); con M. Pirovano (Aula De André, febbraio 2020).
Intanto, nel 2019, il Teatro Ateneo produce Tra religione e democrazia, reading di autori vari; e Clive Staples Lewis, Una carne solaLa lunga strada per Genova (saga dei tortai piacentini).